Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Dic 11, 2011 Attualità, Italia
Dario Moriella’s Picture from Flickr.com
Riceviamo questa lettera su una stranezza made in Italy e volentieri pubblichiamo.
Il mio racconto parla di sport giovanile ed in particolare di pallavolo.
Mi chiamo Barbara Fontanesi ed ho trascorso oltre vent’anni della mia vita a rincorrere una palla… prima per piacere e poi per mestiere (le due cose in realtà non sono poi così diverse).
La mia esperienza personale iniziata all’età di 10 anni mi ha permesso di crescere con lo sport e con l’ambiente che lo circonda. In particolare, l’allenamento quotidiano non è stato rivolto solo al puro gesto tecnico, ma anche a gestire le pressioni esterne (anche queste parte integrante dello sport) incarnate nella figura del dirigente, dello sponsor e dei tifosi, solo per citarne alcuni.
Vincere di fronte a seimila persone non è un ostacolo di poco conto…
Appese le scarpette al chiodo, da qualche anno seguo un gruppo B Under 14 femminile a Modena, città notoriamente conosciuta per la tradizione pallavolistica.
L’episodio che vorrei raccontare è successo di recente, durante una partita di campionato Fipav, ripeto età media delle ragazze, 13 anni.
Con l’aplomb di un fruttivendolo col negozio in chiusura, dal trespolo predisposto, l’arbitro ad un certo punto della gara si prende l’onere di scendere sul campo di gioco per intimare un gruppo di nostre ragazze, intente a fare il tifo, a stare in silenzio.
La motivazione, con tono severo e minaccioso ci viene cosi argomentata:” La palestra è piccola e quindi non è opportuno tifare durante il gioco ma solo durante le pause”.
Sarebbe come a dire che in uno stadio, il tifo dovrebbe ammutolirsi durante i calci d’angolo, i rigori ed altre pause di sorta.
Inquietata dalle osservazioni dello stesso chiedo se il campionato giovanile ha regole diverse da quelle di serie A cosa che ovviamente l’arbitro non ha potuto sostenere…
“E’ una questione di buon senso…” ha risposto serafico.
Quale strano meccanismo quello del tifo…
Permettiamo a gruppi di ragazzi, quasi sempre conosciuti dalle società sportive, di entrare negli stadi armati di tutto punto per poi invocare il buon senso a ragazzine che hanno, come unico obiettivo, quello di sostenere le loro compagne in campo.
Barbara Fontanesi
happy wheelsGiu 02, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0