Pedalare e camminare nella natura

Ago 12, 2011 Attualità, World Wide

Alice Teoh's Picture from Flickr.com

New York City

Ancora una novità che arriva dagli States, ma che si pratica anche a Manhattan, tra il verde di Central Park.

In estate, un po’ di moto lo fanno quasi tutti. Serve a riprendere un pezzetto di forma, anche se non bisogna esagerare e, meglio poco, ma fatto con costanza. Nella marea di offerte di sport, ginnastica e roba affine, emerge uno sport sconosciuto ai più. Si chiama “Biwalking”, viene praticato un po’ in Norvegia e in pochi Stati del Nord America, come Montana, Idaho, Iowa. E’ molto semplice e senza costi, a parte una modesta mountain bike. Si pratica soprattutto in campagna, collina, montagna, ma va bene anche al mare. In un mese, con attività sei giorni su sette, garantisce, per un fisico non troppo fuori forma e non troppo in sovrappeso (massimo 7/8 Kg), ottima agilità, ripresa totale della forma con rinvigorimento di tutti i muscoli, in particolare: gambe, addominali e, in misura minore, spalle, pettorali e braccia. Con un abbinamento a piegamenti specifici, permette anche (ai più costanti e “duri”) di ottenere un buon six packs, quella che in “tamarro” viene detta “tartaruga”. Si svolge così: si inizia a percorrere strade, boschi, prati, zone sabbiose, ecc. con la bici, comprese le salite. Quando arriva una discesa o un tratto particolarmente scosceso o impervio si procede a piedi, portando ovviamente al proprio fianco la bicicletta. In questo modo tutto il corpo lavora e si possono percorre vari Km, attraverso paesaggi che sono utili anche per la vista. Ricordarsi: una maglietta che lasci filtrare il sudore, un paio di pantaloncini tecnici per il ciclismo, qualcosa per ripararsi dal sole in testa, un buon paio di scarpe leggere da walking e il gioco è fatto. Prima di partire, attendere un paio d’ore circa dopo aver mangiato. E poi, via, nella natura.

Pete M. Veny

• Biwalking