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Lug 22, 2011 Cosa bolle in Pentola
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa gentile riflessione
Io Cammino… non corro, non faccio running con l’ipod al braccio, non mi alleno, semplicemente cammino, ho ricominciato qualche settimana fa e mi sono accorto che mi mancava, si mi mancava camminare, una cosa che da piccoli facevamo sempre eravamo a spasso per il paese tutto il giorno e il rapporto che esisteva con il mondo che ci circondava era vero genuino fatto di contatto e condivisione, e pian piano l’abbiamo perso con la frenesia della vita con l’ausilio della macchina fino a diventare schiavi di quest’ultima, non demonizzo l’auto, ma biasimo le scuse che talvolta prendo per non fare un pezzo di strada a piedi, la più gettonata è il poco tempo a disposizione, senza rendersi conto che quel tratto di strada farebbe bene al nostro fisico e magari incontrando un amico e salutandolo potendolo toccare invece di fagli un colpo di clacson farebbe bene al nostro spirito.
Quante volte in questi anni mi sono ripromesso d’iscrivermi in palestra di riprendere a giocare a pallavolo a fare qualche vasca in piscina a fare un po’ di jogging, e poi sempre per una scusa o un altra, si scuse perché in realtà e di questo che parlo, la scusa del lavoro, dei bambini, della poca voglia, mi son ritrovato all’assoluta apatia fisica, poi un giorno mi sono comperato un paio di axis e mi son detto andiamo a camminare, ed è stata una riscoperta quasi una rinascita, un dialogo interrotto con il mio corpo con la terra, riuscire ad ascoltare il proprio respiro e tutti i suoni e i profumi che incontriamo man mano che maciniamo strada, come in un caldo pomeriggio il sentore di brezza fresca tra gli alberi come pausa dall’arsura e la vista di un enorme cespuglio di lavanda e camomilla selvatica, fermarsi a godere di questi profumi e accorgersi di quante volte sei passato di li senza esserti mai accorto di questo piccolo angolo di paradiso, e senza aver mai visto il vero volto del mondo dove vivi, con le sue luci le sue voci, solo perché sei di fretta.
Quando cammino alche la mia testa si muove, sono solo ma con me ho pensieri che arrivano senza esser stati interpellati, il meccanismo e strano ma son sicuro che sia legato ai sensi, alla vista dell’alba al nuovo giorno che nasce e che mi porta a dei ricordi legati a dei momenti bellissimi vissuti con persone che non so più nemmeno dove siano, al caldo profumo del fieno tagliato che era il preferito della mia Bruna, al sentire voci echeggiare da tutt’intorno, risate, una mamma che chiama una bimba e in questo passaggio vicino alla vita, la tua mente va sia a cose belle che a pensieri che fanno male o che lacerano ferite ancora aperte, ma stavolta in confronto ad altre volte stai camminando e il dolore è meno lancinante e senti vicino le persone che si sono allontanate da te, sei in movimento e pian piano passo dopo passo, respiro dopo respiro ti accorgi che la negatività il pensiero triste cosi com’è arrivato se né andato, e una sensazione di benessere ti avvolge.
Io cammino e ho ricominciato a respirare, ad ascoltare il mondo intorno a me, ad ascoltarmi ad avere la voglia di continuare e non fermarmi come quando ero piccolo e avevo come palestra le vie del paese e come compagni di squadra i miei amici.
E quando l’acqua della doccia mi sciacqua di dosso il sudore e la stanchezza della camminata, sorrido e mi sento felice.
Io non corro….
io non mi alleno…
io cammino e mi sto accorgendo che lo faccio sorridendo.
Marco Granello
happy wheels
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