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Mag 22, 2011 Attualità, World Wide
Innsbruck
Innsbruck, Inn + brucke, letteralmente significa “ponte sul fiume Inn”, un nome che svela le origini di questa città, anticamente crocevia del traffico europeo tra nord e sud Europa. Nata in epoca romana come insediamento di difesa, con il passare degli anni divenne dapprima un monastero, un luogo di culto situato sulla riva di sinistra del fiume, per poi espandersi e diventare importante centro politico e territoriale sede della nobiltà bavarese. Nel 1.363 Innsbruck entrò, insieme a tutto il Tirolo, a fare parte dell’impero degli Asburgo.
Il ponte costituisce oggi il punto di partenza per la visita della città vecchia, la parte più interessante della città, costruita nei secoli a partire dal 1.100 e oggi dominata dall’Ottoburg, l’antica fortezza sovrastata da un’alta torre con finestre a sbalzo risalente all’epoca del tardo Medioevo. Basta percorrere pochi passi da qui e ci si trova nel corso principale, dove è possibile ammirare le bellezze della città concedendosi anche qualche sosta nei localini tipici, magari per gustare uno strüdel in una pasticceria o acquistare dell’ottimo speck. Il corso si apre con il fantastico Tetto d’oro, emblema della città di Innsbruck, collocato sulla facciata principale che chiude l’antica cittadella. Edificato nel 1494 in onore delle nozze dell’Imperatore Massimiliano con Bianca Maria Sforza della celebre corte meneghina, questa meraviglia architettonica fu pensata per celebrare e al contempo essere l’emanazione del forte potere della dinastia regnante. Il piccolo tetto dorato, copre un terrazzino interamente affrescato e ornato con rilievi che celebrano l’Imperatore e raccontano scene di vita di corte. Questo spazio era la sede da cui i nobili assistevano a giochi e spettacoli pubblici.
Proseguendo lungo le strade della città vecchia ci si imbatte in due edifici simbolo del potere comunale: l’antico municipio e la torre civica dalla bella cupola barocca a cipolla che svetta a 57 metri d’altezza a rappresentare tutta la ricchezza della municipalità.
Appartiene al gruppo delle bellezze architettoniche da vedere in questo piccolo centro cittadino la casa Helbling, con le facciata che ricorda preziose porcellane lavorate e decorate con stucchi colorati. Il duomo barocco di St. Jakob, con la sua struttura imponente e le due torri che lasciano un’impronta ben riconoscibile nello skyline della città, custodisce al suo interno la celebre Mariahilf, una delle rappresentazioni della madonna più famose nella storia dell’arte.
Una facciata imponente introduce al Palazzo imperiale, dove si incontrarono, probabilmente in occasione di una festa di corte, due degli innamorati più celebri della storia: l’imperatore Francesco Giuseppe e la consorte Sissi. La costruzione è in stile barocco con le torri laterali che rimangono architetture medievali coperte da tetti a forma di cupola. All’interno si celano un grande cortile principale e due minori. Il vero gioiello si scopre però visitando le sale reali, le stanze da letto perfettamente conservate e le sale da ricevimento dall’arredamento sfarzoso. Tra tutte spicca la celebre Riesensaal, la Sala dei Giganti, affrescata magistralmente e ornata in stile tardo rococò; i ritratti della famiglia appesi sulle pareti laterali sono un documento importante lasciatoci per ricostruire le spoglie della famiglia regnante.
Se rimane tempo per visitare i dintorni, consigliamo di dedicare una mezza giornata al Castello Rinascimentale d’Ambra. Acquistato dall’arciduca Ferdinando II per far vivere la sposa di estrazione borghese, e quindi non accettata a corte, Philippine Welser, oggi come allora il castello custodisce una divertente collezione di caricature e oggetti particolari ed esotici provenienti da tutto il mondo (collezione non facile da comporre considerando che fu accumulata nel tardo ‘500) e un’ampia collezione di armature, carrozze e paramenti militari.
La città di Innsbruck è oggi una meta molto frequentata sia per le bellezze artistiche che ospita, sia per l’ampiezza del suo consorzio sciistico. I giochi olimpici invernali del 1964 e del 1975 hanno definitivamente accreditato la località come tempio degli sport invernali ed hanno permesso la costruzione di strutture innovative e futuristiche che aumentano l’appeal turistico della città. Quasi impossibile visitare questa piccola perla d’Austria senza essere travolti dalla massa dei turisti, consigliamo pertanto di cercare alberghi e ristoranti un po’ fuori dal centro storico, così da godere di un ambiente più tipico e al contempo risparmiare un po’ sul costo della vacanza.
Barbara Pellegrini
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