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Mag 08, 2011 Cosa bolle in Pentola
Un percorso inedito nell’entroterra riminese, un itinerario tra borghi e castelli medievali, alla scoperta anche del buon cibo e dei vini tipici della zona.
La ricchezza di torri, rocche e castelli, che caratterizza le valli del Marecchia e del Conca , è dovuta soprattutto alle contese che, nel medioevo costringevano le Signorie a fortificare tutti i punti strategici. Fortificazioni che animano un paesaggio molto vario, scosceso, con un’alternanza di crinali e dolci pendii ricchi di vegetazione, ma anche vere e proprie guarnigioni per sorvegliare il territorio. Il periodo di maggiori trasformazioni, fu certamente quello della Signoria di Sigismondo Malatesta nel XV secolo, che organizzò un vero e proprio piano difensivo organico, il cui elemento chiave di tutto il sistema è la rocca di Montescudo che domina tutta la valle. Durante il suo restauro 50 anni fa, sono state trovate 22 medaglie con l’effigie di Sigismondo, nascoste nelle mura dal Signore di Rimini, affinché la sua memoria sopravvivesse anche alla distruzione delle sue dimore.
Sicuramente il capolavoro dell’architettura militare Malatestiana è Castel Sismondo a Rimini, che rappresenta per il suo aspetto maestoso, il potere dei Malatesta. Fin dall’antichità , la valle del Marecchia con la sua strada, che attraverso il passo di Viamaggio, conduce in Toscana , ha rivestito una notevole importanza; era infatti frequentata in epoca preistorica, come dimostra l’abitato villanoviano di Verrucchio che, nel VIII secolo costituiva una tappa importante sulla “via dell’ambra”.
L’area archeologica circostante ha dato alla luce reperti unici e importantissimi, risalenti all’epoca etrusco-villanoviana datati dal IV al VI secolo.
Il museo civico di Verrucchio, ha selezionato materiali provenienti dalle varie necropoli, con l’obbiettivo di comunicare gli aspetti più caratteristici di queste civiltà. Un progetto che racchiude varie sale tematiche: la sala degli Armati , quella del Trono, quella delle Ambre, dove troviamo un corredo femminile etrusco di una delle più prestigiose sepolture femminili finora rinvenute, con una vasta gamma di ornamenti e fibule della preziosissima resina naturale, proveniente dal mar Baltico.
Tra i vari ristoranti, a Verrucchio, vi consigliamo la trattoria di “Casa Zanni”, che porta avanti una tradizione di famiglia da 100 anni: gli ambienti rustici ed accoglienti raccolti attorno al vecchio focolare, accolgono l’ospite, facendogli gustare gli stessi sapori di allora: la sfoglia fatta a mano , la carne cotta alla brace, il vino nato dall’uva dei loro campi e la piada tirata a mano dall’azdora romagnola.
Molto affascinante e romantico è il borgo-castello di Montegridolfo, completamente ristrutturato. La fortezza, fu inglobata nella residenza storica di “Palazzo Viviani”, dove le otto eleganti ed esclusive suite con mobili d’epoca e preziosi tessuti, creano atmosfere d’altri tempi. La sala dell’Agrumaria, il giardino, il Ristoro dell’ antica cantina, sono luoghi dove gli ospiti possono gustare i sapori delle ricette tipiche romagnole. Sempre nella magia del borgo, troviamo l’Osteria dei Gridolfi con le sue mura di pietra, il legno antico delle travi , le misteriose grotte tufacee, dove poter gustare i piatti della tradizione gastronomica del territorio. Proseguendo nella vallata del Conca troviamo Montefiore, che fu, oltre ad una rocca pressoché imprendibile, una sontuosa residenza di villeggiatura nei periodi di caccia di principi e papi. Si erge nella sua imponenza architettonica tra ulivi, castagni , boschi e campagne. Degno di nota “il teatro Malatesta”, una piccola bomboniera ottocentesca , recentemente restaurata dove prosa, rassegne artistiche, lirica, animano le serate. Sempre a Montefiore, nella piazzetta centrale, nella vecchia stazione di posta completamente restaurata, trovate la“Locanda della Corona”, dove potete concedervi dei peccati di gola con piatti tipici come i passatelli in brodo e le caldarroste di Montefiore da gustare con vino Novello.
Possiamo annotare nel nostro taccuino di viaggio, altri luoghi affascinanti dell’entroterra Riminese come S. Leo, costruita su una rupe calcarea , Montebello, Santarcangelo con capaci sotterranei e collegamenti strategici , Mondaino , Gradara….
Straordinari balconi su uno dei paesaggi più pittoreschi e incantevoli del mondo misto di valli , monti, terre, ville e mare, testimonianze di storia ed arte, che ancora conservano.
Carla Aghito
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