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Mar 27, 2009 Attualità, World Wide
Con questo articolo prende il via una collaborazione con gli Stati Uniti ed, in particolare, con la Florida. Segnatamente con Italy-America Chamber of Commerce SouthEast, Inc., la Camera di Commercio Italo Americana che ha sede a Miami. Iniziamo con un argomento di grande richiamo internazionale, le energie alternative, e , in particolare la eolica, da qualche tempo protagonista di un vasto programma negli Stati Uniti.La testimonianza è a firma di uno degli animatori del progetto.
Quando si parla di energia eolica, altro non si intende che l’estrazione di energia cinetica del vento, per la produzione di energia meccanica o elettrica.
L’energia eolica è la più promettente fra le energie rinnovabili e può ridurre in maniera significativa le emissioni globali di CO2.
Secondo una recente relazione, pubblicata nel settembre 2006 da Greenpeace International e dal Global Wind Energy Council ( GWEC, associazione globale del settore energia eolica, che riunisce l’industria eolica e le associazioni che la rappresentano ), l’energia eolica potrebbe fornire il 34% dell’elettricità globale entro il 2050 e il 16,5% entro il 2010 e, ancora più importante, l’energia eolica potrebbe far risparmiare 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 nel 2020.
Inoltre il GWEC sostiene che l’energia eolica è un investimento migliore, poiché le riserve sono illimitate e, allo stesso tempo, può essere prodotta localmente, senza inquinamento.
Prima di installare un aerogeneratore, è opportuno compiere rilevamenti anemometrici che diano un quadro generale delle caratteristiche del vento, nel punto esatto di installazione.
Questo studio si effettua con apparecchi, detti anemometri e le rilevazioni devono durare minimo un anno, da questi dati si rileva anche quale tipo di aerogeneratore è più adatto al sito in questione.
È dimostrato che solo una parte, precisamente il 59,3% della potenza posseduta dal vento può essere teoricamente assorbita dal sistema eolico.
La valutazione della ventosità di un sito richiede un’accurata indagine, che può durare diversi anni.
I siti vanno selezionati e, inoltre, valutati sulla base di indicatori biologici ( come il grado di inclinazione permanente del fogliame, dei rami e dei tronchi degli alberi ), geomorfologici ( ostacoli naturali e antropici quali edifici per esempio ) e su di un attento esame dei vincoli esistenti ( ambientali, archeologici e demaniali ).
La scelta definitiva del sito ottimale avviene dopo un periodo di misurazione di vari fattori quali: la velocità, la direzione del vento, insieme all’esistenza di strade adeguate e alla relativa vicinanza a linee elettriche.
I sistemi eolici hanno un’ottimale collocazione in mare aperto dove siano presenti fondali poco profondi, questo sia per un minor impatto ambientale e sia per una migliore qualità del vento, quasi sempre costante.
Secondo alcune stime, nei prossimi anni, gli impianti off-shore nei mari europei potrebbero fornire oltre il 20% del fabbisogno elettrico dei paesi costieri.
L’energia eolica è diventata l’energia rinnovabile meno costosa, abbassando negli ultimi 15 anni il suo costo di circa l’85%.
Giancarlo Pelosi
Avvocato
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