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Ott 09, 2010 Attualità, Italia
M.S.-design’s Picture from Flickr.com
Si vota a primavera.
Ci verrebbe da dire, perbacco come siamo fortunati. Con questa legge elettorale, siamo ancora più fortunati. Si sa il parlamentare non è eletto dal popolo, ma viene nominato dal capogruppo parlamentare di turno, come in qualsiasi azienda piccola, media o grande che si rispetti.
Immaginate con quali risultati, impiegati a votare come Capogruppo comanda. C’è in arrivo una sorta di crisi di governo e si sa tutto a causa del Presidente della Camera e cofondatore insieme al Cavaliere del PdL, nonché cognato del famigerato Tulliani che non si è ben compreso se nell’appartamento a Montecarlo ci vivesse oppure no. Intanto Gianfranco Fini, crea un nuovo partito e si cerca di capire bene l’aria che tira. In Parlamento non si capisce bene, ma se questi illustri Onorevoli uscissero talvolta dal Transatlantico potrebbero scorgere che in Italia invece il nostro Titanic si dirige inesorabilmente verso diversi Iceberg.
Ma adesso bisogna pensare agli affari riguardanti il Processo breve, che cosa afferma un fantomatico ministro della giustizia del Paese di Santa Lucia, paradiso terrestre ma soprattutto fiscale. Oppure comprendere fino a che punto uno come Fini possa strizzare l’occhio ad uno come Bersani. Che dire? Chi ci capisce è bravo. Il teatrino della politica tanto stigmatizzato dopo la Tangentopoli del 1992, dai nuovi rappresentanti della famigerata seconda Repubblica, continua. Sembra proprio non fosse solo un’esclusiva di quei ladri della prima repubblica. Corrotti, disonesti e di cui c’era poco da fidarsi.
Finalmente ci sono loro, che rappresentano il Nuovo da quasi un Ventennio, più che supportati dall’opinione pubblica, oseremo dire sopportati, a causa di un’atavica rassegnazione del cittadino italiano medio, che se non soffre, non sputa sangue non è contento. E in ogni caso non sono dettagli di cui vantarsi. Ci saranno tempi migliori o in Italia la politica sarà sempre qualcosa di cui (s)parlare, o di cui vergognarsi? All’orizzonte vediamo solo fango e dolore. Grazie politica italiana !
Norman di Lieto
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