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Giu 05, 2010 Cosa bolle in Pentola
Verso il confine con l’Austria, a 430 km da Milano, si trova la Carnia, una parte del Friuli collocata tra le Alpi Giulie e le Dolomiti. Ci troviamo a 580 m sul mare, attorniati da alti monti e una folta vegetazione che inghiotte, letteralmente, ogni cosa. Volgendo lo sguardo attorno ecco una pennellata di verde laggiù, qualche ritocco di marrone e una leggera spruzzata di bianche nuvole qua e là. Ovunque i colori dei fiori: viola, rosso e giallo e, a ben guardare, anche l’azzurro ghiaccio di qualche ruscello. Per chi proviene da una grande città sembra di aver abbandonato il mondo conosciuto per calarsi nel silenzio e nella natura. I colori sono vivi, il cielo sembra disegnato con i pastelli e la vegetazione che riveste i monti è di un verde incredibilmente vivo. L’aria è fresca, frizzante e non è satura del chiasso a cui noi abitanti delle grandi città siamo abituati.
Pochi rumori rompono, infatti, la quiete che regna a Sutrio, uno dei borghi più belli della zona; qui la nostra guida, un uomo del paese, ci racconta con passione la storia della sua terra, soffermandosi ogni pochi passi a indicare un angolo caratteristico ricordando qualche aneddoto. Proprio nel centro troviamo il famoso presepio di Teno, tale Straulino Gaudenzio che per tutta la vita fino alla morte lavorò alle sue statuine di legno rappresentando l’intero paese nei minimi dettagli; egli riprodusse con cura persino un vero corredo nuziale in miniatura per una sposa di legno e questa, ci ha mostrato la guida, è diretta alla sua casa in fondo al presepio dove si scorge un letto con lenzuola ricamate, una cassapanca con diversi cassetti, una cucina con la tavola apparecchiata da vere ceramiche e persino un bagno. Poco più sotto, invece, ecco i falegnami al lavoro mentre dei ragazzi uccidono un maiale, delle donne, alla fontana del paese, chiacchierano e prendono dell’acqua e ogni omino di legno svolge il proprio lavoro.
Come i protagonisti del presepe, tutti qui svolgono mansioni da tempo dimenticate. Non esiste casa senza un orticello e tutti, uomini e donne, adulti e anziani, passano parte della loro giornata curando il giardino, seminando, arando, innaffiando e raccogliendo i frutti della terra. Vi è persino il laboratorio di un falegname che intaglia piccoli e grandi ciocchi di legno riproducendo folletti, gufi e altri soggetti con incredibile maestria.
La cordialità della gente è disarmante; sorridono e restano con noi a raccontarci qualche avvenimento o semplicemente a farci compagnia. I ristoratori sembrano genitori affettuosi preoccupati per i figli; ci portano speck, prosciutto, lardo, pancetta, salame di varie tipologie serviti su enormi taglieri di legno e li accompagnano con vino di qualità. Ci indicano poi le bellezze del luogo: le terme di Arta, il Museo Archeologico e i resti di un Foro Romano a Zuglio, la Chiesa di San Pietro arroccata su un monte da cui si vede l’intera valle del But e poi le gite a cavallo, le sagre e il comprensorio sciistico. Tutti sono ospitali e riescono a farti sentire a casa. Qui sembra che il tempo si sia fermato a qualche decennio fa e, in particolare a Sutrio, sembra che la gente viva felicemente di ciò che riesce a produrre o comprare nei dintorni più prossimi del borgo. Le sue case, il suo silenzio e i suoi abitanti sembrano raccontare una storia difficile da credere per chi non lo provi, una storia raccontata dai loro colori intensi che incantò persino il Poeta Carducci (da Rime Nuove, Il comune rustico):
O che tra faggi e abeti erma su i campi
Smeraldini la fredda ombra si stampi
Al sole del mattin puro e leggero,
O che foscheggi immobile nel giorno
Morente su le sparse ville intorno
A la chiesa che prega o al cimitero
Che tace, o noci de la Carnia, addio!
[…]
Vi segnaliamo:
Borgo Soandri – Albergo Diffuso, Sutrio. Un paese per albergo, appartamenti e villette rustiche gestite con la cordialità della gente del borgo.
Naunal – Agriturismo, Priola di Sutrio. Una villetta rustica circondata dal verde incontaminato del Friuli.
Marangon – Enoteca Prosciutteria, Sutrio.
Mr. Zoncolan, Sutrio.
DOK Dall’Ava Prosciutterie, San Daniele del Friuli.
Francesca Stefanachi
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