Flipmagazine Mino Milani uno scrittore da non dimenticare – Personaggi & Persone (Parte I)

Mino Milani uno scrittore da non dimenticare – Personaggi & Persone (Parte I)

Mar 29, 2022 Arte & Musica, Cultura

Mino Milani – da il Giorno.it

Come è noto, è scomparso il 10 febbraio 2022 lo scrittore Mino Milani. Aveva appena compiuto novantaquattro anni. E’ stato giornalista, scrittore fumettista e storico. Tutti i maggiori quotidiani nazionali lo ricordano come uno dei più grandi scrittori italiani. Da giovane, i genitori vogliono che il figlio scelga la professione di medico, svolta da molti suoi parenti ed effettivamente Mino inizia a fare pratica nell’Istituto di anatomia del Policlinico pavese, dove capisce, però, che quel lavoro non è adatto a lui. Si iscrive pertanto alla facoltà di lettere moderne nell’ateneo di Pavia, laureandosi nel 1950 con una tesi sul Brigantaggio nelle Calabrie, basata sul carteggio dell’illustre concittadino Gaetano Sacchi, seguace di Garibaldi nelle imprese del sud America e nelle battaglie per l’unificazione italiana, divenuto poi generale e senatore del Regno italico.

Dai primi anni Cinquanta del Novecento fino al 1964 dirige la Civica Biblioteca di Pavia. Nel 1953 inizia la collaborazione con il Corriere dei piccoli, diretto da Giovanni Mosca, trasformato poi dallo stesso Milani nel Corriere dei ragazzi, dove scrive fino al 1977 tantissimi racconti firmati con vari pseudonimi. Scrive una serie di libri per ragazzi, tra i quali hanno un grande successo i volumi dedicati alle avventure del cowboy Tommy River e di Martin Cooper. Collabora con i più importanti disegnatori italiani, tra i quali Hugo Pratt, Milo Manara, Grazia Nidasio, Mario Uggeri, Aldo Di Gennaro, Dino Battaglia, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi. Su La Domenica del Corriere tiene una rubrica che diventerà famosa, dal titolo La realtà romanzesca: brevi racconti di fatti realmente accaduti che hanno qualcosa di curioso, di incredibile ma anche di vero. Mino Milani è considerato uno degli sceneggiatori italiani di fumetti più importanti di tutti i tempi. E’ molto efficace, sia attraverso scritti di carattere avventuroso, sia nei drammi storici. Racconta, inoltre, storie dal taglio didattico. In poco più di quindici anni pubblica circa 4.500 pagine di fumetto. Si tratta di racconti a fumetti basati su fatti reali. Alcuni hanno un’impostazione più classica, romanzano avvenimenti storici, solitamente bellici o avventurosi, altri sono dedicati alle biografie di sportivi, comici e personaggi famosi; altri ancora sono più originali per l’epoca e si basano maggiormente sulla cronaca, sull’attualità.

Per un breve periodo, assume la direzione del quotidiano La Provincia Pavese, ma poi si dedica completamente alla scrittura di tanti libri. Si tratta di centinaia di opere di vario genere letterario, molti delle quali ambientate nella città di Pavia. Alcuni romanzi diventano film. Ad esempio Fantasma d’amore che il regista Dino Risi traspone nell’omonima opera cinematografica e Selina, dalla quale il regista Carlo Lizzani trae lo sceneggiato televisivo La Trappola.

Fantasma d’amore, edito da Rizzoli nel 1977, racconta la storia fantastica di un commercialista pavese che ritrova su un autobus una donna amata nella giovinezza, ma apprende che la stessa donna era morta anni prima, la ritrova, scompare e ricompare diverse volte. Nel film di Risi, girato nella vecchia Pavia e sul fiume Ticino, il commercialista pavese e la donna amata sono interpretati da Marcello Mastroianni e da Romy Schneider.

Il romanzo Selina, edito da Mondadori nel 1980, è recensito dai maggiori giornali italiani come “un romanzo arrivato più vicino di molti testi di storia nell’identificazione dell’ufficiale delle S.S. presente a Bassano il 26 settembre 1944, con l’incarico di attuare le direttive per la repressione del movimento partigiano”. Dal libro è tratta anche una fiction per la tv, intitolata La trappola, in onda su Canale 5 nel settembre del 1989, per la regia di Carlo Lizzani e con attore protagonista Johnny Dorelli.

Dal 1958 al 2018 Milani scrive e pubblica oltre duecento romanzi fantastici, d’amore, storici, biografici, polizieschi, libri per ragazzi e altrettanti racconti. I suoi libri sono editati da Mursia, Mondadori, Rizzoli, Del Duca, Fabbri, Einaudi, Barion, La Scuola, Franco Angeli ed altri editori locali e nazionali.

Alcuni romanzi sono di genere poliziesco, gialli storici come quelli che vedono protagonista Melchiorre Ferrari, commissario dell’Imperiale Regia Delegazione di Polizia del Lombardo – Veneto e ambientati nella Pavia di metà Ottocento. Milani scrive anche libri storici, tra gli altri La storia di Pavia, La biografia di Giuseppe e Anita Garibaldi. E’ vincitore di numerosi premi letterari. In occasione dell’ottantesimo compleanno, è celebrato a Pavia con la mostra Le mani di Mino. La mostra ripercorre le tappe più significative della sua sterminata produzione letteraria e fumettistica.

Per la sua opera di storico, nel 2011 il Comune di Medole, centro situato nell’alto mantovano e teatro di numerose battaglie, conferisce a Mino Milani la cittadinanza onoraria. Nel 2019 è a lui dedicata l’intera edizione del Festival di letteratura per ragazzi “La vallata dei libri bambini”. Il suo archivio è conservato presso il “Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei” dell’Università di Pavia.

Nella presentazione del libro Efrem soldato di ventura, Gianni Rodari afferma: «Mino Milani non è un romanziere d’una volta, ma uno scrittore d’oggi, contemporaneo del cinematografo e della TV, due invenzioni con le quali ha fatto da un pezzo i suoi conti, traducendo in una tecnica moderna la loro grande lezione: narrare per immagini ritmando velocemente l’azione.» Gianni Rodari lo considera l’erede di Emilio Salgari e, come l’inventore di Sandokan, Milani popola di marinai, samurai, principesse, rivoluzionari, gladiatori, cowboy, eroi greci i romanzi scritti nello studio zeppo di ricordi, di oggetti (compresa una palla di cannone sparata contro Pavia dalle truppe francesi il 2 agosto 1656), di cimeli del Risorgimento di cui è cultore. (Continua…)

Carlo Bolognesi

Sociologo

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