Il Paradiso

Dic 03, 2017 L'editoriale

Un bimbo a me vicino, in una giornata piovosa durante la quale non poteva scorrazzare all’aperto, mi ha posto una domanda delle cento pistole: Cosa è il Paradiso? I bambini si pongono i problemi e esigono risposte immediate e per loro soddisfacenti. Altrimenti rimuginano e ritornano sull’argomento fino a che non sono soddisfatti.

Il Paradiso, piccolo mio, è un luogo tranquillo, senza rumore, dove la pace comanda su tutto. Non si sentono urla e voci alte, mentre gli abitanti sorridono molto spesso. In Paradiso tutto ha un sapore più buono e le persone si abbracciano con più facilità. Lì lo spazio è tanto e non c’è bisogno di stare troppo vicini. C’è spazio per tutti, però è facile raggiungersi uno con l’altro e non c’è il dolore del saluto, del distacco, della mancanza. In Paradiso si sta lontani, ma sembra di stare vicini, le persone amiche sono a portata di mano, le persone amate sono sotto la nostra vista, anche se seguono le proprie faccende e i propri desideri. Tutto è più facile, aperto, spontaneo, sereno, a portata di mano. Tutto è più facile, anche se raggiungere il Paradiso non è facile. Per arrivarci bisogna impegnarsi per sé e gli altri, bisogna sapere far parte del mondo che ci circonda. Bisogna amare gli alberi, gli animali, i fiori, gli amici, chi amiamo e chi ci ama. Il Paradiso è là, lontano, ma ci aspetta, ci accoglie, se abbiamo fatto tutto questo e molto altro.

Lui, il piccolo, con i capelli folti e scuri, con riflessi fulvi, mi ha ascoltato in silenzio, senza mai interrompermi. Poi è andato un po’ lontano da me e ogni tanto mi sorride. Non so se la mia risposta lo abbia soddisfatto.

A presto. See you soon. A la prochaine

mauropecchenino@icloud.com

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