Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Giu 21, 2016 Arte & Musica, Cultura
Manifesto ideato dall’artista Andrea Cereda
Osnago (LC)
Ci sono luoghi che nascono con vocazione e fremito culturale, quasi sempre di respiro nazionale, a volte internazionale, a prescindere dalla loro ampiezza territoriale e dal numero degli abitanti. Una di queste realtà è rappresentata da Osnago che frequentiamo e conosciamo giornalisticamente da alcuni anni e che oltre a regalare un bel paesaggio in collina, verde e rilassante, offre spesso momenti di cultura degni di nota.
Nell’ultima settimana di giugno e fino alla metà di luglio mette in scena la IV Edizione de La Voce del Corpo, dedicata alla pace e all’ambiente, la Biennale di Arte contemporanea che non si ferma alla pittura e alla scultura, ma dà grande spazio alla Street Art, Land Art alle Perfomance del Teatro Butoh e ad altre significative performance.
Osnago diventa così teatro di una kermesse variegata ed emozionante dove l’arte prende sembianze differenti, gestita da artisti nazionali e internazionali, in tutti oltre settanta. Citiamo solo alcuni, fior da fiore: Jean Paul Falcioni, l’americano Erik Burke, Soledad Agresti, Carlo De Meo, Cristopher Wood, André Rodriguez Lima e tanti altri.
Il paese sarà invaso pacificamente dagli artisti che lasceranno le loro opere sui palazzi del centro storico, sulle fontane, nelle piazze e in alcune delle più belle ville di Osnago.
Organizzano e curano la kermesse, con passione e competenza: Bruno Freddi, l’artista residente, che “porterà anche dei pesci che ritornano”; Michele Ciarla, da tempo attivo in campo teatrale, Marco Molgora, ex apprezzato sindaco del centro brianzolo, sempre attivo quando c’è la cultura e la giovane e preparata Federica Duvia.
Osnago diventa così per due settimane centro di una multiforme, pregevole, pulsazione artistica, nazionale e internazionale.
Mauro Pecchenino
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