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Dic 11, 2009 Attualità, World Wide
Vogliamo sfatare qualche luogo comune qui dalla capitale francese, su Francesi o cugini d’oltralpe, come li chiama qualcuno, in questo periodo prenatalizio che ben si presta a capire differenti mentalità e abitudini.
Gli Italiani hanno riempito la Ville Lumière nel ponte dell’Immacolata in massa, come al solito, vocianti, casinari, poco rispettosi degli altri. La solita marmaglia dicono i Francesi, tra i denti. I parigini, dal loro canto accentuano la loro naturale aria schifatella, piena di smorfiette e rari sorrisi. Il loro sogno nel cassetto sarebbe la città popolata solo da loro stessi, senza barbari che vengono da fuori. All’atto pratico, sopportano poco qualsiasi etnia, anche se a prima vista la città sembra super etnica e pronta ad integrare chiunque.
In realtà è un falso credo. Per i parigini gli altri sono gli altri e danno fastidio. Vanno bene per fare lavori pesanti che loro non fanno, vanno bene come tratto esotico, ma poi stanno bene tra di loro, a bere vino rosso e kyr.
Chi scrive, da molti anni frequenta Parigi, la Francia e il Magreb e non è stato difficile rendersi conto vis à vis di quanto stiamo affermando.
Vediamo come sono visti gli altri dai parigini, così per capire e per fare cronaca.
Gli Italiani sono visti come i soliti casinisti scansafatiche, furbetti e mariuoli, poco affidabili, sempre pronti a sbavare per le donne e per i soldi, con poca voglia di impegnarsi. Piacciono il nostro cibo e la nostra moda, ma alla fine dei conti ritengono che il cibo francese e la loro moda sia meglio, più raffinata e sensuale.
I Belgi sono giudicati un popolo adatto come protagonista delle loro più comuni barzellette che raccontano all’ora dell’aperitivo. Gente senza storia e con poco futuro.
Gli Spagnoli sono pressoché equiparati agli Italiani, solo un po’ meno eleganti e attenti al look. Piacciono molto le donne spagnole, più delle Italiane.
I Tedeschi sono visti come persone serie, un po’ rozze, sbevazzone e assai noiose.
Gli Inglesi sono giudicati in maniera ambigua: seri e ricchi di passato, sicuramente competitivi, ma noiosini e superbi.
Insomma, potremo dire che I Francesi amano solo se stessi, non ci sono dubbi.
Hanno però un grande pregio che li contraddistingue: sono molto aperti, dal punto di vista culturale, e se una proposta che riguarda la cultura è valida, viene accettata e apprezzata, a prescindere dal popolo e dal Paese che la propone.
E questo aspetto non è cosa da poco.
Mauro Pecchenino
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