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Giu 23, 2010 Cosa bolle in Pentola
Faenza, città d’arte nel cuore della Romagna affonda le sue radici in una storia lontana. E’ sempre stata infatti, un territorio illuminato nell’esportare ed importare talenti artistici come Melandri, Biancini, Zauli, Phanos, grazie anche alla prestigiosa scuola di ceramica e alle varie “Botteghe d’arte” che li hanno forgiati.
E’ il simbolo ideale di una città che rifonda sulla crescita culturale la propria identità e il proprio destino sociale ed economico ed è innegabile che negli ultimi anni stia vivendo un momento particolarmente felice per il suo dinamismo culturale, la creatività e l’arte.
Faenza oggi ha in serbo appuntamenti imperdibili per un weekend ed unisce eventi, mostre ed animazioni spettacolari. Il Museo Internazionale delle ceramiche, il più famoso del mondo per la sua raccolta espositiva ricca ed articolata, ospita oltre novecento ceramiche d’arte del secolo scorso La novità assoluta è costituita dalla presenza di opere pittoriche e scultoree di marmo o bronzo degli stessi artisti che pur dedicandosi alla ceramica hanno raggiunto affermazione con altri mezzi espressivi. Fino al 2 agosto, istituirà delle visite guidate per approfondire il tema della maiolica italiana di stile compendiano, in particolare i “Bianchi Faentini” che sono infatti quella produzione innovativa di maioliche che fiorì a Faenza negli anni 40 del cinquecento e che fu molto apprezzata in varie località d’Europa, dove sorsero specifiche produzioni avviate da ceramisti italiani.
E… per i turisti e gli appassionati, la nostra Capitale Mondiale della maiolica il 4 e 5 settembre ci porta alla scoperta del mondo della ceramica e dei ceramisti, attraverso un “festival” con mostra-mercato en plein air lungo le strade, i viali, le piazze del centro storico. In una magica atmosfera di artistica serenità, l’edizione “Argillà” prevede l’invito speciale di una nazione europea. Quest’anno è la volta della Polonia che condurrà a Faenza i suoi più valenti ceramisti con mostre e suggestive animazioni.
A pochi passi dal centro la Locanda Paradiso dispone di camere eleganti e confortevoli per un piacevole soggiorno; il prezzo contenuto e l’ambiente accogliente permettono a chiunque di poter soggiornare in questa bella città che offre piacevoli sorprese, non solo in campo artistico ma anche culinario.
A questo proposito, vi possiamo consigliare l’osteria “Marianaza” che propone un menù rigorosamente tradizionale in una cornice rustica; oltre alla carne alla brace cotta al focolare, la sua specialità sono i primi piatti di pasta fatta a mano. Frequentata nei secoli da personaggi illustri, ha coniato nel 1844 un tipico calendario Romagnolo “El luneri di smenbar” che contiene una serie di previsioni e consigli utili per chi coltiva la terra: lune calanti, lune crescenti, momenti buoni per la semina, feste e solennità.
Un altro ristorante dove fiorisce l’arte dell’incontro è “La Baita” con specialità gastronomiche romagnole. Nei suoi 4 ambienti e nella corte interna si possono gustare oltre ai piatti della tradizione, grandi bianchi e rossi italiani ed esteri. E’ segnalata infatti sulle maggiori guide come celebre enoteca. E…ancora, sospeso tra storia e tradizione il Relais Villa Abbondanzi situato sull’antica via Emilia a breve distanza dal centro storico con annessi ristorante, centro benessere, palestra e piscina all’aperto, in grado di offrire ai propri ospiti l’eccellenza dei suoi servizi.
Vale poi la pena di fare una puntata appena fuori porta per ammirare Villa Emaldi, inserita in una splendida cornice paesaggistica. L’edificio è frutto di varie ricostruzioni ultima delle quali nella seconda metà dell’Ottocento. Le sue origini sono etrusco-romane, di cui resta ricordo in diversi reperti conservati al museo archeologico di Faenza. Lo spunto principale della visita è il parco naturalistico con una parte “a bosco” e con l’antico roccolo, struttura venatoria per la cattura degli uccelli che risale al 1860 (citato dal Carducci). L’area verde di Villa Emaldi offre una suggestiva cornice di sequoie, querce, cedri, tigli e lecci, un vero parco romantico. Nell’occasione potremmo ammirare e, perché no, acquistare una splendida ceramica nel laboratorio della famiglia dei Conti Emaldi, situato nella serra neogotica della villa e inserito nello splendido giardino con piante secolari.
Soggiornare in questa città d’arte è un’esperienza suggestiva e coinvolgente, entrare nelle sua atmosfera passeggiando per le vie del centro, tra architetture e monumenti o visitando mostre, dove si possono ammirare capolavori che spaziano dal 400 alla seconda metà del novecento. Un momento interessante per chi ama dedicarsi una pausa di qualità.
Carla Aghito
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